Descrizione
Un Centro diurno nuovo di zecca, più confortevole e collocato al piano terra di quella che diventerà la “Casa della Comunità”, modello innovativo di integrazione tra servizi sociali e sanitari. Accade a Collecchio, dove grazie a un gioco di squadra tra Ausl, Comune e Regione Emilia-Romagna, è stato realizzato un progetto per l’ampliamento e la ristrutturazione dell’attuale “Casa della Salute” di via Berlinguer. Un intervento finanziato interamente da fondi PNRR, che permette il rinnovamento e la ridefinizione degli spazi, andando così a migliorare ulteriormente la qualità e l’accesso ai servizi socio-assistenziali.
La nuova struttura semi-residenziale per anziani, già operativa e gestita da Azienda Pedemontana Sociale (APS), grazie ai suoi 225 metri quadrati può accogliere fino a 25 ospiti, come ha spiegato la sindaca di Collecchio e presidente di Pedemontana Sociale Maristella Galli, che nella mattinata di mercoledì 22 ottobre ha visitato il Centro diurno insieme ad alcuni rappresentanti della giunta comunale, al direttore del Distretto Sud Est dell’Ausl, Giovanni Gelmini, e al direttore generale di Pedemontana Sociale Adriano Temporini.
«In questi anni abbiamo potenziato il ventaglio di attività e programmazioni a favore delle persone anziane - ha sottolineato Galli - finalizzato a ridurre l'emarginazione e l'isolamento, a favorire il mantenimento delle abilità e delle competenze relative alla sfera dell'autonomia e della relazione interpersonale e, conseguentemente, a diminuire il rischio dell'accentuarsi delle condizioni di non autosufficienza dei nostri anziani. Grazie ad Ausl siamo riusciti a dare loro uno spazio rinnovato, inserito nella futura “Casa della Comunità”, un punto di riferimento unico e facilmente accessibile ai nostri cittadini per l'assistenza sanitaria e sociale di prossimità, temi su cui verrà avviato a breve un percorso di coinvolgimento di associazioni, pazienti, caregiver, dei vari soggetti interessati nelle varie fasce d’età, professionalità, saperi e vissuti diversi».
Il direttore generale di APS Temporini ha espresso tutta la sua soddisfazione, rivolgendo un plauso all’Amministrazione comunale «per non avere mai fatto mancare il proprio impegno di lettura e analisi dei bisogni, di programmazione, progettuale ed economica che, fra le altre cose, nel bilancio preventivo di quest’anno ha impegnato risorse per 1,8 milioni di euro, di cui quasi 400mila destinati al funzionamento ed alla gestione del Centro diurno anziani. Una risposta significativa ad una parte dei bisogni espressi dal territorio pedemontano che ad oggi vede complessivamente 1.380 persone in carico di cui quasi un terzo di Collecchio».
Temporini ha infine voluto ringraziare il personale che opera nella struttura, l’assistente sociale Silvia Bruni, il responsabile dell’Area anziani, Emiliano Pavarani, e Cristina Muzzi, responsabile del Settore Gestione Patrimonio Edilizio del Comune di Collecchio, «per il costante impegno e la passione che quotidianamente dedicano alla cura del welfare del nostro territorio».
«È un grande piacere vedere i nuovi locali del Centro diurno, molto partecipato e di buon profilo assistenziale - ha affermato il direttore del distretto e medico geriatra Giovanni Gelmini -. Oggi ho osservato gli ospiti fare ginnastica di gruppo e svolgere attività di riabilitazione cognitiva, due aspetti fondamentali che una struttura semiresidenziale di qualità deve saper offrire cosi come tutte le altre attività, che qui sappiamo essere sempre molto partecipate e coinvolgenti, fondamentali per la qualità della vita dei nostri anziani».
