Descrizione
C’è Marco, 12 anni, che aveva attacchi di panico e faceva fatica a parlare con la famiglia e gli alti ragazzi. Poi ci sono Luca di 14 anni, anche lui in difficoltà quando si trattava di stringere relazioni con i coetanei, e Lorenzo, 13 anni, che «prima dovevamo dirgli di uscire, mentre ora dobbiamo chiamarlo per farlo rientrare a casa», racconta la mamma.
Nomi di fantasia per storie autentiche di difficoltà superate, che rappresentano una parte dei successi del progetto A.V.E.N.G.E.R.S. (“Adolescenti Vulnerabili E Nuove Generazioni, Esperienze, Risposte e Sostegni”), finanziato da Fondazione Cariparma e avviato nel settembre del 2023 per prevenire e contrastare il ritiro sociale dei giovani che vivono nel Distretto Sud Est.
Storie narrate nel video prodotto in collaborazione con l’associazione “Racconti senza parole di Enea”, che ha raccolto anche le testimonianze dei professionisti che hanno preso parte al progetto, proiettato martedì 3 giugno nella sala civica di Casa I Prati a Collecchio, durante la presentazione degli esiti di A.V.E.N.G.E.R.S., realizzato dal Centro per le Famiglie Distrettuale, Azienda Pedemontana Sociale, Unione Pedemontana Parmense, Unione Montana Appennino Parma Est e AUSL, insieme alle cooperative sociali AuroraDomus, Connessioni e agli istituti comprensivi di Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Traversetolo, Langhirano, Neviano Arduini – Lesignano Bagni e Corniglio.
A illustrare le ricadute di A.V.E.N.G.E.R.S. sul territorio è stato Federico Manfredi, responsabile dell’Area minori e famiglie di Pedemontana Sociale: «Il Centro per le Famiglie è stato il vero motore di questo progetto, che ha coinvolto l’associazione Minotauro, realtà d’eccellenza a livello nazionale nell’ambito delle problematiche giovanili, capace di orientarci in questo mondo difficile». Progetto nel quale la “rete” costituita dall’intera “comunità educante” si è rivelata fondamentale.
A.V.E.N.G.E.R.S., è sceso nel dettaglio Manfredi, si è sviluppato lungo cinque macro-aree operative. La prima, ha riguardato la formazione e supervisione di 84 operatori tra assistenti sociali, educatori, insegnati e personale sanitario. La seconda ha visto l’attivazione di percorsi di mediazione scolastica per 163 studenti, ed è strettamente legata alla terza: il potenziamento degli sportelli di ascolto nelle scuole quali luoghi primari di intercettazione del disagio. La quarta fase ha previsto l’attivazione di 23 interventi educativi personalizzati, di cui 16 nei comuni dell’Unione Pedemontana e 7 in quelli dell’Unione Montana Appennino Parma Est, mentre l’ultimo “step” sono stati i laboratori, come quello di cucina che si è svolto al Centro per le Famiglie. Laboratori «a piccoli gruppi e molto importanti – ha sottolineato Manfredi – perché hanno permesso ai partecipanti di rompere l’isolamento attraverso la costruzione di nuove relazioni».
«Siamo molto orgogliosi di questo progetto – ha affermato la sindaca di Collecchio Maristella Galli –. Stiamo vivendo tempi terribili, non solo per le guerre, ma anche per i nostri giovani: c’è chi non esce dalla propria camera e passa tutto il tempo davanti ad un computer o ad uno smartphone, ma anche chi ha un atteggiamento nei fronti delle ragazze assolutamente inadeguato. Sapere che ci sono persone che si preparano e li aiutano a stare meglio è un qualcosa di cui andiamo fieri – ha aggiunto la sindaca –. Anche il mondo della scuola sta attraversando un periodo non bello e progetti come questo aiutano gli insegnanti ad affrontare situazioni alle quali non sono preparati. Situazioni da studiare e da affrontare. Se non lo fa lo Stato – ha concluso Galli –, lo dobbiamo fare noi».
«Siamo tutti consapevoli che si è trattato di un lavoro molto rilevante – ha sottolineato il presidente di Pedemontana Sociale e sindaco di Sala Baganza Aldo Spina –. La “rete” che si è costituita e l’insieme dei linguaggi da utilizzare per affrontare queste nuove tematiche sono importanti, ed è stato fondamentale che siano arrivati supporti esterni, sia in termini economici, e ringrazio Fondazione Cariparma, sia sul piano metodologico. Era necessario dotarsi delle opportune chiavi di lettura per affrontare questi fenomeni e Minotauro è stato un partner determinante – ha osservato il presidente –. Un grazie anche a tutti coloro che hanno dato energia e gambe a questo progetto». Progetto che, ha annunciato la responsabile dell’Ufficio di Piano Debora Tanzi, è destinato a proseguire: «I margini economici la disponibilità ci sono». Un “A.V.E.N.G.E.R.S. 2.0” da realizzare tenendo conto dei risultati e delle indicazioni che sono emerse dalla sua prima edizione, di cui gli operatori hanno discusso in un workshop che si è svolto nel pomeriggio.